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23 febbraio 2011

Dopo la nostra segnalazione del 18 gennaio scorso (vedi
articolo), poi ripresa anche dal quotidiano "La Nazione",
sullo stato di degrado della medievale Via Fonda che collegava le
Vecchie Fonti al borgo di Lajatico, qualcosa si sta muovendo.
L'Amministrazione Comunale, per parola del Sindaco Fabio Tedeschi,
si è impegnata a ripulire Via Fonda prima dell'estate. Evviva! Il
Sindaco, però, ha tenuto a precisare che l'operazione sarà solo di
pulizia, quindi di rimozione del terreno franato per rendere
nuovamente percorribile la strada, ma non verrà fatta alcuna opera
di messa in sicurezza dei muri laterali. E' chiaro che si tratta di
una soluzione tampone, di cui prendiamo atto e ringraziamo, ma non è
certo sufficiente per risolvere il problema e valorizzare la via più
antica del paese. Il Sindaco prosegue dicendo che servirebbero circa
200 mila euro per il consolidamento dei muri laterali alla via,
soldi che l'amministrazione non ha o che comunque sceglie di
destinare ad altre priorità. Inoltre, secondo il Sindaco, tali
lavori dovrebbero competere forse più ai privati proprietari dei
terreni confinanti che al Comune.
Non vogliamo entrare in polemica e dibattere se la manutenzione e
valorizzazione della via più antica di Lajatico debba rientrare o no
nelle priorità di un'amministrazione locale, certo è che se non
viene mai inserita nelle cose da fare mai sarà possibile programmare
la spesa necessaria (o investimento). Per finire, auspichiamo che
l'Amministrazione comunque non si limiti soltanto alla pulizia e a
tentare di scaricare la responsabilità per i lavori di
consolidamento ai proprietari, ma che cerchi di individuare modi e
modalità per coinvolgere ed incentivare anche i privati nella
definitiva messa in sicurezza della Via Fonda (ad esempio con
riduzione oneri e tasse), e forse anche la Banca di Lajatico
potrebbe fare la sua parte aiutando i cittadini ad accedere al
credito finalizzato a questa opera con condizioni particolari. Due
idee buttate lì, che comunque potrebbero contribuire a ridare vita e
lustro ad un pezzo di cultura lajatichina. Chissà!
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