Home Il Comune Territorio Teatro del Silenzio Photogallery Attività Sociali Shop On Line    

> Dormire & Mangiare
- agriturismi
- hotel e B&B
- ristoranti e pizzerie
- cantine
> Attività Economiche

I Mulini a Vento

I Mulini a Vento si trovano a sud di Orciatico a circa 10 minuti di cammino con un percorso segnalato. Dalla loro posizione è possibile godere di panorami mozzafiato. I mulini ad acqua presenti sul nostro territorio avevano una potenzialità ridotta, infatti il torrente Fosce ed i botri limitrofi utilizzati per l’approvvigionamento delle acque, avevano una portata limitata e nel periodo estivo erano addirittura in secca. Fu così che nacque l’esigenza di una forma di energia alternativa che permettesse di macinare in ogni periodo dell’anno. Con l’incrementare dei commerci e degli scambi, giunse anche in Italia la tecnica per la costruzione dei mulini a vento. 



> Eventi
- Il Teatro del Silenzio
- Sagra delle Castagne
- Festa della Bruschetta
- Festa sull'Aia
- La Sterza in Festa
- Altri Eventi 
> Arte e Cultura
- Luoghi di Fede
- Mostre
- Palazzi storici
- Personaggi Illustri

Con esattezza non sappiamo come, ma è certo che anche nella nostra zona si sviluppò questa pratica. Nel territorio dell’allora Comune di Orciatico (il Comune di Orciatico fu annesso a Lajatico nel 1776 in base alla nuova legge sul contado pisano), in siti dove le condizioni climatiche lo permettevano, furono due le costruzioni di questo tipo. Di una, costruita alla fine del XVII secolo in luogo detto “Fonte Rossa”, non risulta nessuna fonte storica. Dell’altra, qualcosa è giunto fino a noi. Fu nel 1761 che Tommaso di Santi Tani, possidente di Orciatico, dette il via alla costruzione di un mulino a vento posto in luogo oggi detto “ I Fornelli” e all’epoca di proprietà del Comune di Orciatico. Avendo edificato sul suolo pubblico ogni anno a fine agosto il Tani doveva pagare al comune la tassa di occupazione, fissata fin dal predetto anno in 1 lira annua. La detta ammenda fu continuata a pagare anche dagli eredi di Tommaso, i fratelli Pietro e Giuseppe; da Pietro Tani ad inizio 1800 (Saldi del comune di Lajatico del 1807 ) e da Pietro e Giuseppe di Santi Tani nel 1821. Da un contratto di livello datato 2 dicembre 1818 risulta: Giuseppe di Santi Tani, professione possidente e mugnaio. Questa tassa risulta pagata fino alla morte dei fratelli Tani, rispettivamente nel 1824 e 1825. In seguito, nel registro degli stati d’anime della parrocchia di Orciatico del 1841, il figlio di Giuseppe, Luigi Tani, è definito dal punto di vista professionale “ Mugnaio in inverno” in quanto macinava in un mulino alimentato da un piccolo torrentello. 
Sembra cessata quindi l’attività dei mulini a vento; ed i Tani, da sempre possidenti e mugnai, continuano la loro attività in un mulino ad acqua.

Google
> Utilità  Questo può essere identificato nel mulino detto “Il Mulinaccio” in quanto i mulini della Fosce appartenevano all’epoca ambedue ad Angelo Andreoni. I due mulini a vento di Orciatico rispecchiano le tipologie classiche di questo tipo di costruzione. Edificati sulla sommità del poggio in modo da essere investiti da qualunque vento, di forma circolare con un diametro interno di circa 4 metri ed un altezza di 6 - 7 metri, erano suddiviso in due piani. Il piano inferiore, dotato di due  accessi corrisposti e coperto a volta in mattoni o pietra, era utilizzato come locale di sgombro.
Inoltre, tramite una fessura passante sulla parete esterna, era collocata la trave per il sostegno del meccanismo superiore. Il secondo piano era raggiungibile tramite una scala circolare in pietra. Qui erano collocate le macine; quella inferiore fissa, mentre quella superiore, opportunamente sagomata per espellere il macinato, riceveva il movimento tramite un meccanismo costruito completamente in legno e costituito da un grosso asse ed un serie di ruote tentate. L’asse, con l’inclinazione di 14° , era collegato direttamente alle pale. Queste, dotate di apposite vele che venivano spiegate al momento di azionare il mulino, ruotando sotto la spinata del vento, imprimevano la rotazione a tutto il meccanismo e di conseguenza alle macine. Stava all’abilità del mugnaio scegliere lo spiegamento delle vele e l’orientamento delle pale. Il sistema di caricamento del cereale era simile a quello utilizzato per i mulini ad acqua. Spesso la torretta su cui erano imperniate le pale era girevole in modo da sfruttare qualsiasi tipo di vento. I limiti di questo tipo di struttura erano costituiti dalla poca potenza sviluppata e dalla precarietà delle strutture in legno.




> Il Tuo Spazio
   Scrivi a Lajatico.info

medialife - © 2007-2008 - tutti i diritti riservati 

Dedicato a R. E.

 

LAJATICO, ANDREA BOCELLI, TEATRO DEL SILENZIO, TOSCANA, PISA, VINO, OLIO, NATURA, VACANZE IN TOSCANA, AGRITURISMO, TURISMO, ARTE, LAJATICO, RISTORANTI, casali, MICHELETTI, vita, qualità, giovani, colline, artigianato, casolari, relax, turismo, hotel, gratis

lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa lajatico Teatro del Silenzio Andrea Bocelli Toscana Pisa